Milano ha incontrato Philippe Ariño, omosessuale e cattolico
«Ho orientamenti verso persone del mio stesso sesso ma prima di essere gay, sono una persona e soprattutto sono un figlio di Dio». Philippe Ariño è un uomo decisamente controcorrente. Basta ascoltare qualche sua parola per capire subito che in giro di voci così non se ne sentono. Ha 34 anni, è cresciuto in una famiglia cattolica, insegna spagnolo, ed è scrittore e blogger. A 17 anni dichiara la sua omosessualità e da quel momento si è sempre occupato di questo tema.
Leggi tutto: La vera omofobia è il praticare l'omosessualità
Stefano Fontana per la nuova Bussola Quotidiana 6 maggio 2014 www.lanuovabq.it
Questa sera, martedì 6 maggio, si tiene a Verona un incontro dedicato al Distributismo, organizzato dall’Osservatorio Cardinale Van Thuân, all’interno del ciclo di “Incontri di cultura politica cattolica” . Il titolo esatto suona così: “Un’economia a servizio della famiglia. La proposta distributista di Chesterton, Mc Nabb, Belloc e Medaille poco nota in Italia”. I tre relatori dell’incontro cercheranno di renderla un po’ più nota.
La Pacem in terris è il legato di Papa Giovanni XXIII a un'umanità anelante la pace. Il titolo ricorda l'inno cantato dagli angeli alla nascita di Gesù: "Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama" (Luca, 2, 14). E proprio come il canto angelico limita l'esperienza della pace in terra agli uomini attraverso il genitivo restrittivo "che egli ama", così Papa Giovanni invoca la "pace in terra, anelito profondo degli esseri umani di tutti i tempi", subordinandola al "pieno rispetto dell'ordine stabilito da Dio". Ed è l'esposizione di questo ordine stabilito da Dio a tenere occupato Giovanni XXIII nell'enciclica. Infatti, sebbene la crisi missilistica a Cuba e la minaccia di un conflitto nucleare siano l'occasione più immediata per la sua promulgazione, l'enciclica non consiglia direttamente il disarmo nucleare o l'abolizione della guerra. L'argomentazione della Pacem in terris non conduce alla pace partendo dalla guerra, bensì dalla dignità umana e dalle relazioni.
Dal sito www.cristianocattolico.it
Siamo rimasti molto colpiti dall’intervento al Meeting di Rimini di quest’anno (qui il video) del Prof. Massimo Borghesi.
Un intervento che gli organizzatori del Meeting di CL hanno desiderato per proporre il nuovo ultimo testo del Prof. Borghesi “Critica della teologia politica - Da Agostino a Peterson. La fine dell'era costantiniana”. Interessante anche la sua intervista rilasciata nei primi di agosto al quotidiano Avvenire .
Abbiamo dunque colto l’occasione per incontrarlo via web ed imbastire con lui una intervista-chiacchierata che, speriamo, possa non solo chiarire l’argomento ma mostrarne la sua attualità.
Leggi tutto: Teologia politica, un modo per usare Dio a sostegno dell’ideologia e della prepotenza
Giancarlo Cerelli per www.tempi.it
La legge anti-omofobia, che alcuni, anche tra i parlamentari cosiddetti cattolici, auspicano sia al più presto approvata dal nostro Parlamento, è una legge inutile, perché i mezzi di tutela nei confronti degli eventuali abusi subiti dalle persone omosessuali sono già ampiamente previsti dal nostro ordinamento giuridico.
Tale legge, però, oltre a essere inutile, evidenzia un chiaro intento ideologico.
Leggi tutto: Ci sono sette elementi d’incostituzionalità nella proposta di legge sull’omofobia