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prodiPer tutto il precedente governo l'opposizione, che ora sta al governo, in ostaggio della sinistra radicale e del "famo casino per fare casino" ha sostenuto che il governo rubava.
L'odio verso la figura di Berlusconi ha coalizzato l'ascesa al potere dell'attuale classe politica. Bah!
Finchè c'è Berlusconi sono fortunati, almeno trovano un motivo per essere uniti.
Il premier (di allora) faceva leggi ad hoc e ad personam veniva affermato con forza.
Non stiamo qui per negare o accreditare queste affermazioni ma solo per sottolineare che esistono diversi modi per fare leggi ad personam.
Potremmo dire uno sfacciato e uno legalizzato, addirittura spiritualizzato, a sentire le ultime e reiterate intemperanza omiletiche di Prodi.
Siamo passati dall'unto del Signore (sigh!) a il Signore mi ha unto vate della dottrina sociale della Chiesa.
Ora, è fuori di ogni dubbio, che pagare le tasse è giusto e raccomandato.
Lo è anche se i governanti non sono autorevoli.
Evadere è peccato perché significa non rispettare il suolo storico e sociale dove Dio ci ha posto per essere nel mondo e non del mondo.
Tuttavia affermare che la materia delle tasse è "materia grave" e tirare in ballo la Chiesa, San Paolo, ecc. come fa Prodi e qualche Prodiano rasenta il paradossale.

Il problema non è che i governanti e la classe politica non è autorevole proprio sul tema fiscale, sia a destra che a sinistra.
Se vogliamo fare i conti in tasca ai nostri dipendenti (come qualcuno li chiama) c'è da ridere per non piangere. Infatti il problema è un altro.
Se un dipendente dello stato guadagna più di 10.000 euro al mese senza contare privilegi e altro, qualunque sia la sua responsabilità e su questi soldi paga le tasse... egli è si onesto sulle leggi vigenti ma è disonesto sulla situazione reale di molti italiani onesti lavoratori e di molte famiglie su cui fa gravare il peso fiscale.
Pertanto questa classe politica (non solo l'attuale governo) si è costruita un mondo di privilegi che le garantisce di essere onesta nella disonestà. Disonestà che consuma ogni giorno e che diventa ancor più paradossale quando tenta di spiritualizzare il proprio operato politico e sociale.
Così è stato detto ha fatto Berlusconi e così, ora, sta facendo Prodi. Cambiano i volti ma la minestra è sempre la stessa. Per cui cari dipendenti non ci interessa se siete "lazzaroni" (anche se sarebbe auspicabile una certa coerenza) ci interessa piuttosto che non chiamate onestà quello che è un sistema a delinquere legalizzato a cominciare dai vostri stipendi e privilegi.
Che non chiamate democrazia una tirannia evidente che grava sul cittadino; tirannia gestita dai poteri forti del paese.
Noi le tasse le paghiamo e continueremo a pagarle qualunque volto ci sarà al governo
ma guai a voi che chiamate bene il male del vostro sistema costuito ad arte per garantirvi e proteggervi,
sotto ogni colore politico e sotto ogni governo.
Non insegnate a noi cattolici il senso civico. Ma esigetelo senza indugio nelle strutture di consumo inutile che avete creato pensando a come dormire tranquilli voi e i vostri figli e parenti. Esigetelo dai vostri amici "liberali" e "democratici".
Noi siamo contenti del vostro benessere e non invidiosi... anzi.
Ma se questo benessere nella parvenza di onestà è disonesto nei fatti, nei sistemi, negli sprechi e nella concezione di casta che vi siete creati, diteci:
Chi è il ladro? Chi è il vero evasore?
E se su questo, a destra e a sinistra, ci fate la predica... non state forse invadendo un campo che non è il vostro con il vecchio meccanismo dittatoriale della spiritualizzazione.
Volete riscrivere il catechismo della Chiesa cattolica e i documenti della dottrina sociale ad immagine e somiglianza della struttura di potere in cui siete immersi?
Proprio qui sta la vostra confusione e il vostro errore... che vi rende tutt'altro che adulti, soprattutto in ambito di fede cattolica.